giovedì 15 ottobre 2009

SIndrome del Dom parte seconda

Un Dom Tpe anche in SL sa che il sub dipende da lui.
Ma come ben sappiamo non esiste un dom senza un sub ne un sub senza un dom ed entrambi,
sotto diversa prospettiva, sono dominatori e dominati .
Il sub non è una creatura fragile ed incapace di intendere e volere.
Come estensione del suo Dom anzi ne è complementare , il sub sa perfettamente cosa sta
cercando quando intraprende una strada di sottomissione.
Submission set free.
E' vero, il trovare la propria espressione sotto un collare, l'affidarsi , rende al sub quella libertà anelata.
Libero di servire.
Libero di appartenere.
Essere sub è una scelta e come tale è creata dalle aspettative, fantasie, esigenze e carenze che
chi sceglie questa strada si porta dentro.

Queste aspettative , comportano alle volte, eccessiva pretesa di tempo ed attenzione del proprio dom, laddove per esempio un sub sta collegato per maggior parte della giornata.
Logico che quando il dom entra online, ne richieda l 'attenzione.
Di solito se un dom ha un sub solo da gestire, il problema si risolve dedicando il giusto tempo alle proprie faccende ed il resto al proprio sub come giusto che sia.
Il problema sorge quando un dom ha diversi sub, e magari tra loro un sub problematico , che fa
delle proprie esigenze di appartenenza , pretesa di attenzione costante.
Cosi gli IM si tramutano , in questi casi da :" buongiorno Padrone, Padrona " a " dove siete Padrone?. Posso venire anch'io Padrona? Mi portate Padrone? cosa state facendo"
sino ad arrivare a "voi dedicate piu attenzione agli altri schiavi che a me" e conseguenti scene di fuga, musi lunghi, crisi isteriche, ripercussioni sui fratelli o sorelle, o " io sto qui tutto il giorno ad aspettarvi e quando entrate fate altro e non correte da me".
Il dom SL alle prime armi, tenderà a correggere il proprio atteggiamento in funzione del sub
proprio per il senso di responsabilità di un dom TPE, che comporta ascolto , attenzione e non l'allontamento di un sub "problematico" ma il suo ascolto e l'aiuto.
Comincerà ad avere sensi di colpa se entrato ha la morosa da andare a trovare o sta buildando
e lavorando con il sub in IM che gli dice "maccome io sto qui tutto il giorno collegato ad aspettarvi e voi lavorate?????".
All'inizio quando un dom TPE è alle prime armi è ovvio che scatti il meccanismo di " ok nn lavoro
e dedico tempo al sub" poi salto da quell'altro e dedico tempo all'altro , poi sloggo vado a cena
poi torno in SL perchè i sub stanno online tutto il giorno ad aspettare me.
Poi ci si svezza da questo ma il dom che non lo fa e non impara ad essere sul serio dominante ,
in grado di insegnare l 'attesa, di allontanare con fermezza chi cerca di usare le proprie necessità o debolezze , malattie varie o carenze affettive varie,per trattenere il dom a se costantemente,arriverà inevitabilmente alla nausea e comincerà a vivere il BDSM come un dovere e responsabilità verso l'impegno preso col proprio sub.
Il sentirsi obbligato a fare una sessione fisica o a dare attenzione al sub anche quando ci sarebbe da fare, porta verso l'evitare il log in.
Non per tutti è cosi ma quando succede non è sempre segno di debolezza.
Alcuni sub sanno benissimo come sfruttare con il dom eventuali abbandoni affettivi in RL, infelicità amorose sino ad arrivare ad avvisare il dom
che senza la sua necessaria presenza si prospetta una depressione nervosa.
E cosi, giorno dopo giorno, il log in in Sl diventa sempre piu difficile, sino al punto in cui
al momento di fare il fatidico "click" > connect , il dom spegne il pc, abbandonando il sub a se stesso.
Come evitare di arrivare a soffrire di questa sindrome?

Ponendo dei paletti ben precisi su tempo ed impegno con i propri sub> questo spazio è mio
questo è mio con te.
Non cedendo ai ricatti affettivi del sub : un dom non è il sostituto del padre, del fidanzato, delle carenze affettive del suo sub, è il Padrone.
Per quanto sia sua responsabilità ascoltare il suo sub in caso di difficoltà, non è compito del dom
sostituirsi a quelle strutture preposte all'aiuto concreto in caso di difficoltà di socializzazione abbandono o addirittura abuso.
Sino a dove è ragionevole l'intervento del dom TPE è fatto obbligo etico e morale sostenere il proprio sub senza mai dimenticarsi che BDSM, dominazione e sottomissione , specialmente per coloro per cui questo non significa solo "sessione fisica e sessuale" ma implicazione di appartenenza, profondità della relazione in cui il sub consegna se stesso al dom, è una scelta consapevole di entrambe le parti .
Il sub si affida è vero ma perchè in questo affidarsi cerca la propria libertà , ricordandosi questo
deve capire che la propria libertà nella sottomissione non significa la schiavitu del proprio dom.
In libera scelta bisogna considerare come sacrosanto diritto lo spazio del dom senza prendere a scusa il totale affidamento di se stessi ad esso.
Affidarsi totalmente al proprio dom e diventarne estensione significa intrecciare una profonda relazione di reciproca scelta e soddisfazione e di libertà nel dominare e nella sottomissione in cui pero' ognuno sa perfettamente scegliere per se cio' che è meglio .
Inutile ravanare sul fatto che " sono una schiava che si affida completamente quindi senza di lui sono persa" se da una parte è giusto che cosi sia dall'altra sappiamo benissimo che ognuno è in grado di gestire i momenti senza il proprio dom o sub impegnandosi in altro.
trovare ai vostri sub questi momenti se da soli non ci arrivano è indispensabile per la vostra
salute mentale.
Altro ed ultimo punto ( ce ne sono diverso ma enunciamo quelli piu presenti e lampanti per ora)è la capacità del dom di possedere sul serio il proprio sub e la sua capacità di fare della disciplina ed abitudine all'attesa, un punto forza di appartenenza ed atto di adorazione del vostro sub verso di voi.

Master Sacha

1 commento:

  1. Come sempre sono d'accordissimo.
    Fotografi in pieno le cose come stanno.

    Franco Bigbear

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