lunedì 23 novembre 2009

Riflessioni di un testimone






Sono seduto qui, davanti al mio pc,la nebbia fuori ostenta la sua capacità di togliere
visibilità al mondo ed in special modo alla montagna che tanto amo.
Il mattino è la prima creatura che vedo e l'ultima, la notte, a confortarmi con la sua imponente massa, prima di dormire.
Sto leggendo, ascoltando, prima stupito, poi rassegnato.
C'è chi pensa che il mondo debba essere di tutti i colori, altri solo in bianco, altri
solo in nero.
C'è chi in nome della fede staccherebbe le mani a chi non crede nel proprio stesso Dio e c'è chi difende i colori e il diritto alla riflessione, al pensiero al Credo.
Apparentemente due fazioni opposte : luce e ombra, bianco e nero, destra e sinistra, italiani e non, ateo e credente.
A primo acchito le fazioni si stagliano nette nella loro identità e appaiono opposte.
Ma io leggo e leggendo mi accorgo che i mezzi e gli strumenti sono gli stessi.
"Segnaliamo, cancelliamo, denunciamo". Tu perchè li vuoi e tu perchè non li vuoi.
Eppure è cosi palese , due eserciti assolutamente identici ma opposti. Come il bianco ed il nero, la luce e la notte.
Eserciti in combattimento eterno per imporre le proprie ragioni in guerra destinata a non avere vincitori, perchè la domanda è sbagliata e cosi di conseguenza la risposta non porterà da nessuna parte.
cercando di restare testimone sino ad allontanare il mio Credo, la mia voglia di mondo a colori, mi calo nei panni dei miliardi di pensieri espressi su carta immaginadoli formarsi nella mente di chi li formula. Mi calo nei perchè, nel cosa è successo e in ognuno di essi io trovo l'assoluto torto e l'assoluta ragione.
In tutti. In chi vuole casa, in chi la cerca per altri, in chi vuole lavoro, in chi sostiene l'immigrazione. Vedo sovrapporsi i visi di razzisti e non, di leghisti e non, di fascisti e comunisti, di atei e cristiani e li ascolto senza fermarmi all'apparenza.
E' li che mi sono accorto che tutti hanno torto ed ognuno ragione.
E' cosi perchè tutto devia l'attenzione dal punto focale del malessere.
Il territorio e la mancanza di certezze.
E mi accorgo anche che nessuna di queste lotte avrebbe ragione di essere se esistesse un equilibrio tra domanda e offerta se si considerassero tutti alla stessa stregua, italiani e non , destroidi e sinistroidi, atei e credenti, stabilendo assieme un piano di avanzata comune non disgiunto. Il lavorare tutti assieme per CERCARE E TROVARE la soluzione al punto focale di questo malessere anzichè tutto questo circo. Perchè di circo trattasi. Amo la satira e l'ironia, amo il mondo a colori, amo la condivisione anziche la separazione ma riesco ad essere osservatore di questo mondo folle.
La nebbia delle parole copre la montagna delle possibilità.
Eppure la montagna è li dietro. Io la vedo quando il cielo è limpido e di notte si staglia con la sua massa, accompagnandomi a dormire. La vedo il mattino, appena sveglio e la immagino brulicante di vita, amorevolemnte sorreggere tutto e tutti senza distinzione di razza e di QI.
Ma ora c'è una fitta nebbia e so, che il viaggiatore che passerà distratto
e perso nei propri pensieri e convinzioni, non saprà mai che questa enorme montagna esiste.

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